NEWS > 30 aprile 2021
Nonostante L’Unione Europea abbia una storia molto breve alle spalle, in soli 15 anni si è imposta tra le principali potenze economiche, e con gli Stati Uniti e la Cina è protagonista degli scambi commerciali a livello mondiale.
L’Europa è un mercato chiave anche per l’industria cosmetica. Nel 2019, il comparto registrava un valore complessivo di oltre 123 miliardi di dollari. La pandemia mondiale, che ha colpito duramente molti dei 27 Stati Membri, ha portato ad una chiusura del 2020 con un calo del 3,5%, a 118,8 miliardi di dollari, e sembra lasciare dietro di sé conseguenze più a lungo termine rispetto ad altre regioni. Le previsioni di Euromonitor International, agenzia internazionale di analisi di mercato, delineano una lenta ripresa per il 2021, con un valore di poco superiore ai 119 miliardi (+0,1% rispetto al 2020, in calo del 3.3% sul 2019), e nemmeno nel 2022 sembra possibile ritornare ai numeri pre-covid: per il prossimo anno gli analisti di Euromonitor ipotizzano un fatturato di 120,2 miliardi di dollari, il 2,3% in meno rispetto al 2019.
A guidare i consumi nel continente europeo è il mass beauty: nel 2021 la categoria raggiungerà i 69,7 miliardi di dollari, in crescita dello 0,3% rispetto al 2020. Il comparto ha subito un calo moderato dopo lo scoppio della pandemia (-0,5% rispetto al 2019). Più significativo è stato invece l’impatto del Covid-19 sul segmento Premium: dai 34 miliardi del 2019, secondo Euromonitor, si arriverà a fine 2021 a 30,4 miliardi, con una perdita del 12,2%. Tra i comparti più performanti in Europa, i prodotti skincare stanno reagendo al meglio alle trasformazioni post-covid: nel 2022 la categoria supererà i 27,5 miliardi, tornando in linea con i valori del 2019.
Tra i paesi membri dell’Unione, sono in realtà 4 le macro-potenze con un valore annuo di mercato a doppia cifra, ed è in particolare l’Europa Occidentale a condurre l’intero continente verso la ripresa, con circa l’80% del fatturato annuo complessivo. La leadership spetta alla Germania, con 19,3 miliardi di dollari a fine 2020. A seguire il Regno Unito, che nel 2020, a seguito della Brexit, ha subito un generale ridimensionamento (Leggi QUI Brexit: quale impatto per l'industria cosmetica). La Francia ha chiuso il 2020 a poco più di 14,4 miliardi di dollari, mentre l’Italia, quarto mercato in Europa, ha registrato un valore di 11,3 miliardi di dollari, in calo del 12,8% rispetto al 2019. A pesare sul fatturato italiano è stato soprattutto il calo dell’export (-16,5%), ma il settore registra importanti segnali di ripresa. Cosmetica Italia, associazione nazionale delle imprese cosmetiche, prevede una crescita del 6,1% tra il 2020 e il 2021, con un aumento del 5% delle esportazioni.
Per ritornare ad una crescita economica significativa, l’Unione Europea sta predisponendo imponenti progetti di riqualificazione digitale, ambientale e sociale, in grado di limare le differenze tra gli Stati Membri e creare un organismo più compatto, per affrontare con maggiore autorità e coesione le trasformazioni del mercato.
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