NEWS > 23 maggio 2024
Cosmoprof Worldwide Bologna è l’incubatore di proposte e di styling creativi da parte delle più grandi aziende e dei player del mercato hair-care. Sulla passerella dell'On Hair Arena, i più noti personaggi del settore hanno presentato in anteprima le ultime tecniche di taglio e colore. La reazione entusiasta del pubblico non si è fatta attendere, e tutti gli show hanno registrato un incredibile successo.
Il settore hair-care sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni; l’impatto dei social media e delle nuove tecnologie stanno progressivamente plasmando un nuovo modo di concepire il brand, introducendo una maggiore attenzione alla sostenibilità e all’effettiva efficacia del prodotto. Oggi più che mai, la cura del proprio look è considerata uno strumento di espressione e affermazione all'interno della nostra società, non solo nel mondo reale, ma anche in quello digitale. Le tendenze e lo styling si evolvono costantemente sui social media con i contenuti di nuovi creator, consentendo un dialogo diretto tra aziende, artisti e consumatori per seguire le ultime novità.
Trevor Sorbie, icona dell'hairstyling di fama mondiale e vincitore del Cosmoprof Life Achievement Award 2024, ha condiviso in esclusiva la sua visione, e alcuni segreti sulla sua incredibile esperienza e carriera.
Ci sono stati molti cambiamenti da quando ha iniziato la sua carriera nell'industria hair-care. Quali sono i fattori che, secondo lei, differenziano l'hairstyling oggi? Come si sono evoluti i professionisti e il settore?
Futuro: questa è la parola chiave. Quando assumo professionisti nel mio salone e lavoro con loro, sono consapevole che possono essere necessari almeno 2 o 3 anni perché imparino quello che, a mio modo di vedere, è il modo giusto di lavorare. Spesso questo si rivela un problema, perché in molti casi le persone non vogliono aspettare così tanto tempo. È vero che l'industria e il mercato si stanno muovendo velocemente, ma io credo nel Mestiere. Quando dico Mestiere, intendo una PROFESSIONE, qualcosa che ha un valore, che richiede anni di apprendimento. Purtroppo, le nuove generazioni non sono disposte ad aspettare così a lungo. Dobbiamo prestare attenzione alla tecnologia; certo, è fantastica e ha molti aspetti positivi, ma credo anche che non ci si possa improvvisare parrucchieri da un giorno all'altro. I professionisti di oggi devono imparare a “rallentare” e capire il valore della vera artigianalità. Fare il parrucchiere non è un lavoro, è un mestiere che non si smette mai di imparare. La mia preoccupazione è che non ci sia adeguata preparazione.
Trevor, lei ha viaggiato in tutto il mondo ed è stato ospite delle passerelle più prestigiose: ci sono differenze specifiche che contraddistinguono il settore hair-care nei vari paesi? Come sono cambiati i mercati e quali sono, secondo lei, i più interessanti da tenere in considerazione per il futuro?
Paese che vai, usanza che trovi! Ogni mercato ha il suo modo di vedere e di apprezzare il lavoro. Per esempio, quando vai in America, se fai qualcosa di buono, come a Las Vegas, ti applaudono, ti fanno sentire un eroe. A me piace, ma credo che questo atteggiamento sia comune anche in caso il lavoro non venga apprezzato. Ho lavorato molti anni in Italia, e quello che mi piace è che gli italiani riconoscono la classe, apprezzano il buon lavoro. Ricordo, ad esempio, quando ho lavorato con Aldo Coppola: aveva classe, e quando dico classe, intendo gusto a trecentosessanta gradi: architettura, creatività, passione. L'Italia ha dato vita ai migliori artisti. Ho avuto l'opportunità di conoscere e vivere diverse mentalità, diverse culture, ma per il futuro dobbiamo guardare al Giappone: ha voglia di imparare, e quando le persone hanno fame di conoscenza, diventano molto abili. Anche l'Australia è un Paese a cui dovremmo ispirarci: si sente il fanalino di coda del mondo, quindi ha molta più voglia di dimostrare il suo valore.
Come immagina l’evoluzione dell'hairstyling? Quali saranno le tendenze da tenere monitorate nei prossimi cinque-dieci anni?
La mia generazione studiava gli stilisti in passerella e si ispirava a loro. Talenti come Guido, Eugene Souliman, Sam McKnight, veri e propri artisti, accomunati dalla consapevolezza di essere dei grandi parrucchieri della moda. Oggi credo che le cose siano cambiate. Il pubblico è influenzato dal mondo pop; credo che l'ispirazione venga soprattutto dal settore musicale. I talenti di questo mondo hanno un potere molto forte e dettano le tendenze di oggi.
Cosmoprof Worldwide Bologna ha celebrato la sua carriera con il Life Achievement Award, e lei è considerata un'icona internazionale da hairstylist e da appassionati del settore. Quali consigli darebbe ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera?
Quando ho iniziato la mia carriera, mio padre era un barbiere. Mi disse: "Trevor, se pensi nel modo giusto, diventi bravo", parole molto semplici ma dal grande significato. Il mio consiglio per i giovani è di cercare un salone che abbia una propria identità, e iniziare da lì. Trovate il migliore salone della vostra città, del vostro paese, e imparate tutto quello che potete. Domandatevi perché sono diventati i migliori e chiedetevi perchè. Sconsiglio di iniziare da una piccola attività; a mio avviso, non è il modo giusto per imparare. Andate in un salone dove le persone vogliono andare, trovate il suo segreto e fatelo vostro. E continuate a imparare! Ho 75 anni e non ho ancora smesso. Le dirò un'altra cosa: prima di guardare avanti, bisogna imparare a osservare il passato, analizzare quello che è stato fatto, ispirarsi alla storia, ai personaggi famosi, e capire cosa li ha resi tali. A mio avviso, Cosmoprof è un'organizzazione mondiale che sta facendo molto per il settore e per i professionisti. Ha una visione lungimirante e sa apprezzare gli artisti che vogliono migliorare, fornendo loro un trampolino di lancio che gli consente di avere visibilità a livello internazionale.
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